Gli spazi e i tempi della forma: storia naturale delle rovine

Pisa, 15 Novembre 2019.

Volantino corretto

La rovina è un oggetto filosofico privilegiato, che interroga, attraverso lo spazio e la forma, il tempo e la sua profondità. In essa si disarticolano e si riarticolano i rapporti temporali, lo spazio-tempo presente diviene luogo di confluenza del passato e del futuro, luogo in cui le dimensioni del tempo ancora risuonano.
È questa la chiave in cui si è voluto declinare il tema della rovina nella giornata di studi “Spazio e tempo della rovina: storia naturale della forma”. A questo proposito, si è seguita l’indagine di Simmel sull’architettura come luogo di tensione tra la forma e la resistenza della materia alla forma e di Benjamin sulla rovina come opera d’arte, osservato i problemi warburghiani e benjaminani che nascono nell’arte contemporanea, ascoltato Augé e Foucault interrogarsi sul rapporto tra la memoria e la forma, seguito Anders nel tentativo di articolare la fine del tempo e la rovina di Hiroshima e Nagasaki, e Bloch nell’indagine sul tempo contratto e rivoluzionario che si deposita nelle cose minute. Infine, si è ascoltato Sebald indagare, attraverso la parola, la tessitura malinconica della rovina, il suo richiamo che dà molto da pensare.

Prima sessione

Moderatore: N. Ramazzotto (Zetesis-Unipi)

M. Marcheschi (Zetesis-FSC-Modena), Introduzione.

F. Desideri (Unifi): La rovina e il Trauerspiel dell’opera. Simmel, Benjamin, Kiefer.

A. Barale (Unifi): “A Hideaway in the Wastelands”: Warburg, Benjamin e la AI art.

G. Pucci (Unisi): Rovine, macerie, memoria: eterocronia e eterotopia.

Seconda sessione

Moderatrice: E. Bacchi (Zetesis-Unipi).

C. De Cosmo (Zetesis-Unipi): Das Schiffshaus: rovine, frammenti e non contemporaneità nel pensiero di E. Bloch.

F. De Simone (FSC-Modena): La ricostruzione come distruzione della distruzione: Günther Anders e la storia in rovina.

S. Tedesco (Unipa): Buchstabenbrücke zwischen Unglück und Trost. Rovina, malinconia, tessitura estetica nella scrittura di Sebald.