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International Conference organized by Zetesis Research Group

DIALECTIC AND THE ENDS OF REASON

Pisa, June 2016

 

PROGRAM DESCRIPTION

 

Dialectic seems to have disappeared from the contemporary philosophical debate. Indeed, the various aspects of its past fortune – the theory of becoming, the central role of negativity in thought and reality, the critique of abstract negation and of rigid dualisms in every field of knowledge and praxis, a dynamic and developmental view of reason – have all been replaced or transfigured by alternative epistemologies, from time to time: philosophy of difference, hermeneutical movement, positivism, pragmatism, theories of complexity, phenomenology, biopolitics.

At the same time, an instrumental view of reason seems to have emerged and to have imposed itself: reason is generally conceived as a tool on behalf of independent ends and judgments. Other faculties and needs – be they individual or social – impose their own legislation upon it. According to such an instrumental paradigm, reason is the mere spectator of an activity taking place in other dimensions: sensation, passion, revelation, tradition, political authority, as well as life, history or language. By being useful only to the purpose of a confirmation of the formal coherence of propositions and interpretations, reason lacks all autonomous vocation or grip on the world.

In light of such a scenario, the conference brings forward the hypothesis that the possibility of a different conception of reason is historically and theoretically bound to the possibility of dialectics. From a dialectical point of view, reason has indeed its own interests, needs and manifestation powers, revealing itself through its cognitive and self-structuring attitude. According to this view, reason is not just a calculating tool led by external forces but moves itself by its internal ways of being and realization: dialectical reason is active by itself, and its goals are expressions of its own living interests.

The conference aims at rethinking and bringing back to the agenda the bond between reason and dialectic, between a thought able to measure up to contradiction and reason as an autonomous and free reality.

The topics of the papers might include, but need not be restricted to:

  1. The Relationship between Eros and Intellect in Plato
  2. The Scientific Status of Dialectic in Aristotle
  3. Kant’s Teleological Conception of Reason and its Dialectical Tendency
  4. Hegel’s Speculative Dialectic
  5. The Realization of Reason in Historical-Materialistic Philosophy
  6. The Dialectic of Drive and Rational Ego in Nietzsche and in Freudian Metapsychology
  7. Thinking, Desire and Just Life in Adorno
  8. 19th and 20th centuries’ criticisms to dialectic from the perspective of the theory of reason

The organizers strongly encourage the proposals of comparison between different authors of the dialectical tradition, as well as the attempts – aware of past criticisms and contemporary resistance – at a global redefinition and defense of the bond between dialectic and reason; thematic contributions on single concepts and authors will nevertheless be taken into consideration.

The official Advisory Committee of the Conference will be communicated in a later rejoinder of the call, as will be the dates. Submissions should be suitable for blind refereeing and consist of:

  1. An extended abstract of 600-800 words to be sent in pdf format to zetesis@unipi.it by March 1, 2016.
  2. A separate cover sheet including name, title of paper, affiliation, email address and contact details.

Notification of acceptance will be sent by the end of March. Contributions should be suitable for 30 minutes talk and can be submitted in English, Italian, German, French; however, all the non-English speaking contributors will have to supply a long abstract of their paper in English (no less than 1300 words).

 

For further information please write to zetesis@unipi.it

 

Conferenza internazionale organizzata da Zetesis Research Group

LA DIALETTICA E I FINI DELLA RAGIONE

Pisa, giugno 2016

 

 

Descrizione del programma

La dialettica sembra scomparsa dal dibattito filosofico contemporaneo. Teoria del divenire, ruolo centrale della negatività, fecondità della contraddizione, critica della negazione astratta e delle opposizioni rigide in tutti i campi del sapere e della pratica, visione dinamica ed evolutiva della ragione e dei contenuti concettuali: tutte le questioni che ne hanno sancito la fortuna sono state eclissate oppure trasfigurate da strategie epistemiche alternative, dalle filosofie della differenza all’ermeneutica, dal positivismo al pragmatismo e alle teorie della complessità, dalla fenomenologia alla biopolitica.

Parallelamente, sembra essersi saldamente affermata un’immagine strumentale della ragione: al servizio di scopi, valutazioni o modi di espressione imposti da altre facoltà o disposizioni della vita individuale e associata. Le sensazioni, le passioni, la rivelazione, la tradizione, l’autorità politica, e così la vita, la storia e il linguaggio: di fronte al primato motivazionale e conoscitivo di dimensioni esterne, la ragione si riduce a spettatrice disinteressata. In tal modo, utile solo per vagliare la coerenza formale degli assunti, dei propositi, delle autodescrizioni o delle interpretazioni, essa appare priva di autonoma vocazione e presa sul mondo.

L’ipotesi-guida del convegno è che, di fronte a un tale scenario, la possibilità di una concezione differente della ragione sia legata da un nesso centrale, storico e teorico, alla possibilità della dialettica.

Nella prospettiva della dialettica, la ragione non è infatti soltanto un dispositivo di calcolo, ma ha interessi propri, bisogni e poteri specifici di manifestazione, un’autonoma intenzionalità, una propensione conoscitiva e strutturante. Conseguentemente, il suo movimento non le è imposto da altro, ma è interno alla sua maniera di essere e di estrinsecarsi nel reale: la ragione dialettica è attiva da sé stessa, e i suoi scopi sono espressioni degli interessi che la animano

Il convegno si propone di ripensare e di riportare all’ordine del giorno questo nodo tra la negatività dialettica, tra un pensiero capace di misurarsi con la contraddizione, e la ragione in quanto realtà libera e autonoma, spinta da propri bisogni, interessi e fini.

La seguente lista fornisce alcuni possibili direzioni tematiche:

  1. Il rapporto platonico tra eros e intelletto
  2. lo statuto scientifico della dialettica aristotelica
  3. la concezione kantiana della ragione come organismo e della sua tendenza dialettica
  4. la dialettica speculativa hegeliana
  5. il problema della realizzazione della ragione nella filosofia storico-materialistica
  6. la dialettica dell’io razionale e delle sue origini pulsionali in Nietzsche e nella metapsicologia freudiana
  7. la connessione adorniana tra pensiero, desiderio e vita giusta
  8. le critiche otto e novecentesche alla dialettica dal punto di vista della teoria della ragione

Il convegno sollecita interventi su questi e altri temi analoghi, nonché contributi analitici su singoli concetti e problemi della tradizione dialettica, senza preliminari chiusure specialistiche. Sono infatti particolarmente benaccetti i confronti tra autori diversi e le proposte, anche coraggiose, di interpretazione complessiva e di riproposizione originale – consapevole delle critiche passate e delle contemporanee resistenze – del rapporto tra dialettica e ragione.

La commissione esaminatrice del Convegno sarà resa nota successivamente, così come le date esatte. Le proposte dovranno essere adeguate per la revisione cieca e saranno inviate nella seguente forma:

  1. Un abstract esteso di 600-800 parole, da inviarsi in formato pdf a zetesis@unipi.it entro il 1 Marzo 2016.
  1. Un file separato contenente il nome, il titolo del paper, l’affiliazione, l’indirizzo email e i contatti del contributore.

La notifica di accettazione sarà data non più tardi della fine di Marzo. I contributi potranno essere in Inglese, Italiano, Tedesco, Francese; coloro che non intendono parlare in Inglese, tuttavia, dovranno inviare un lungo abstract in Inglese del proprio intervento (almeno 1300 parole).

Per ulteriori informazioni, scrivere all’indirizzo zetesis@unipi.it